“… diventa la chiave per aprire i lucchetti che bloccano la personalità di una donna”
Vi riporto qualche stralcio dell’intervista fatta da Roberto Grande a Maria Strova.
Vi invito a leggerla tutta qui
Cosa rappresenta la danza del ventre?
“La danza del ventre, al contrario di quanto la stragrande maggioranza delle gente crede, non è una danza erotica, ma è recupero, scoperta rispettosa del proprio corpo e della propria femminilità, in una società dominata da rigide regole maschili e maschiliste che lascia poco spazio al sentire femminile. Nel quotidiano c’è poco della simbologia femminile: il quotidiano è correre, produrre, non sentire il proprio corpo. Con questo modo di vivere abbiamo perso il rapporto con il centro del nostro corpo”.
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Lei ha nominato il velo, esattamente cosa rappresenta?
“Il velo è un simbolo ambivalente, è gioco di vedo non vedo, il velo porta la donna al di fuori dei suoi limiti aiutandola a superare le tensioni e quindi ad esprimere meglio la propria personalità. Il velo porta la sua attenzione fuori da tutto ciò che blocca la donna”.
Cosa rappresenta, invece, il ventre?
“Il ventre indica la centralità, il luogo da cui tutto nasce, e scoprire il ventre, imparare a muoverlo, riconoscere la sua vitalità e la sua fisicità rappresenta una riscoperta della propria forza”.
Perché una donna dovrebbe imparare la danza del ventre?
“Per riscoprire il piacere di danzare al ritmo della musica, per ritornare a conoscere il proprio corpo che si abbandona all’improvvisazione, Inoltre la danza del ventre può diventare la chiave che riesce ad aprire i lucchetti mentali che bloccano l’espressività e la personalità di una donna, ingabbiata nel ruolo di donna-oggetto che troppo spesso è spogliata ma che non mostra niente di sé come persona”.
Perché lei rielabora continuamente questa danza?
“La danza del ventre non è esclusivamente tecnica o folclore, ma è un coltivare la propria femminilità attraverso la recitazione, la respirazione e la danza stessa; è un linguaggio teatrale che ingloba e comprende diversi linguaggi”.
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Esiste un’età per iniziare a ballare?
“No. La danza del ventre è indicata per le donne dai 12 in su e non esistono controindicazioni neanche per le donne in gravidanza, che possono imparare molto ballando dal quarto mese in poi e tante volte fino al giorno del parto stesso!”.
Quali sono i simboli più frequenti in questa danza?
“Sicuramente uno dei simboli più forti è il cerchio, il quale rimanda alla luna, al ventre di una donna in gravidanza, ai movimenti che si compiono danzando; il cerchio non esclude ma accoglie al proprio interno. Altri simboli sono la terra, i capelli, le mani, lo sguardo: ognuno di essi con un forte significato che la danza del ventre insegna a scoprire ed a capire”.